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Antiriciclaggio: la distribuzione dei ruoli è un valore aggiunto

  • Alessandra Casale
  • 8 mag
  • Tempo di lettura: 2 min

Ruoli, responsabilità e struttura secondo le Regole Tecniche del CNDCEC: un libretto di istruzioni



Le Regole Tecniche dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC) forniscono indicazioni puntuali sull’organizzazione della funzione antiriciclaggio all’interno degli studi professionali. Tali disposizioni sono finalizzate ad assicurare una gestione conforme, proporzionata e coerente con le caratteristiche dello studio, tenendo conto della sua struttura, complessità e dimensione.





In particolare, le Regole Tecniche precisano i ruoli da prevedere all’interno di uno studio professionale, nel rispetto della propria struttura, complessità e dimensione. Pertanto, più lo studio è complesso - ovvero composto da una molteplicità di professionisti, a maggior ragione se in forma associata o societaria - più l’organigramma dovrà prevedere specifiche figure (qualora si decida di optare per un’unica gestione antiriciclaggio). Ma chi sono queste figure?



Funzione antiriciclaggio


La funzione antiriciclaggio è volta a prevenire e contrastare la realizzazione di operazioni di riciclaggio e deve essere organizzata in funzione ed in coerenza con il principio di proporzionalità. Per tale ragione, detta funzione deve essere indipendente e dotata di risorse qualitativamente e quantitativamente adeguate ai compiti da svolgere.


Tra i suoi compiti principali c’è quello di redigere, aggiornare e migliorare la policy interna attraverso l’identificazione delle norme applicabili, verificare l’adeguatezza dei processi di gestione del rischio AML, il funzionamento delle SOS, nominare gli altri soggetti antiriciclaggio (dal responsabile antiriciclaggio, ai delegati, ai revisori, ecc.) e predisporre l’autovalutazione dei rischi.


In alcuni casi questa funzione può corrispondere al responsabile antiriciclaggio.



Responsabile per l’antiriciclaggio


Di regola individuabile tra uno dei componenti dell’organo di amministrazione, poiché si tratta di un ruolo prettamente esecutivo, il Responsabile per l’antiriciclaggio deve possedere adeguate conoscenze, competenze ed esperienze in materia AML, in modo da poter disporre delle risorse e del tempo necessario ad assolvere specifici compiti tra cui: monitoraggio delle procedure interne e la loro valutazione, la corretta informazione degli organi aziendali in tema AML e in caso di violazioni, ecc.



Delegati antiriciclaggio


Per delegati si intendono i dipendenti e/o i collaboratori che, in forza di una delega scritta e dettagliata, possono procedere all’identificazione della clientela e alla raccolta documentale. A ciò si aggiunge, per le strutture molto complesse, anche la figura del revisore, ovvero di un soggetto indipendente con in particolare il compito di verificare l’attuazione e la funzionalità delle procedure antiriciclaggio.


L’organizzazione della funzione antiriciclaggio negli studi professionali è fondamentale e capace di garantire il corretto adempimento antiriciclaggio all’interno dei soggetti obbligati, attraverso ruoli ben definiti per tutte le attività ed i servizi offerti. Non è solo un obbligo normativo, ma rappresenta un presidio essenziale per garantire trasparenza, legalità e affidabilità.


La corretta individuazione e attribuzione dei ruoli – secondo la struttura dello studio – consente di prevenire i rischi e di rispondere efficacemente alle responsabilità previste dalla normativa vigente. L’adozione di un approccio proporzionato ma strutturato rafforza l’immagine dello studio e tutela la sua operatività nel lungo periodo.


Non sai da dove cominciare?

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