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Che cos'รจ l'Archivio Unico Informatico [AUI]

  • Nimble
  • 17 dic 2020
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 1 apr 2021

L'archivio antiriciclaggio รจ un obbligo per tutti i professionisti


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รˆ sabato sera, sei chiuso in casa e hai voglia di mangiarti una pizza. Al contrario di tutti i tuoi amici e familiari, che durante il lockdown hanno imparato a farsela da soli, a te non resta che ordinarla. Quando la ordini, ti vengono richiesti alcuni dati: nome, cognome, nome sul campanello, indirizzo e numero di telefono. Tutti quei dati, che a uno sguardo superficiale possono sembrare minuzie, allโ€™improvviso diventano dati sensibili. In quanto tali, diventano anche materia dโ€™interesse della normativa antiriciclaggio e privacy.


I soggetti interessati


Tutte le attivitร  professionali, alcune piรน, alcune meno, ma nessuna esclusa, raccolgono ogni giorno una quantitร  incredibile di dati. La normativa antiriciclaggio attualmente in vigore impone di identificare i clienti attraverso un processo di โ€œadeguata verifica della clientelaโ€. In poche parole, questo passaggio costringe tutti i professionisti ad archiviare i dati acquisiti per lโ€™identificazione โ€“ tra i quali sono fondamentali gli estremi del documento di riconoscimento โ€“in un apposito registro antiriciclaggio.


I dati in questione sono vari. Tra le informazioni che devono essere acquisite, oltre agli estremi del documento di riconoscimento del cliente, c'รจ anche quella del titolare effettivo e del rapporto o della prestazione professionale, o anche quelle informazioni sullo scopo e sulla natura della prestazione. Per questo la nuova normativa ha aggiunto anche la necessitร  di mantenere in continuo aggiornamento la raccolta dei dati, che una volta erano solamente relativi al momento in cui nasceva il rapporto con il cliente.



L'Archivio Unico Informatico (AUI)


Tra le normative antiriciclaggio previste dallโ€™art. 37 del Decreto legislativo 231/2007, l'Archivio Unico Informatico (in sigla AUI) per anni รจ stato lo strumento principale nellโ€™azione prescritta dalle Autoritร  di Vigilanza per il rispetto degli obblighi di adeguata verifica della clientela degli intermediari finanziari.


Differenza tra il supporto informatico e quello cartaceo


Ogni professionista ha l'obbligo di richiedere i dati per l'identificazione del cliente e di conservarli in appositi archivi antiriciclaggio. Per alcuni tale registro deve essere necessariamente di tipo informatico (โ€œregistro unico informaticoโ€); ad altre categorie โ€“ per esempio ai dottori commercialisti e ai revisori contabili โ€“ viene data invece la possibilitร  di scelta fra supporto informatico e cartaceo.


Indipendentemente dal supporto utilizzato, il professionista ha a disposizione un mese di tempo (30 giorni) dall'accettazione dell'incarico professionale per aggiornare o redigere lโ€™archivio.

Tra il supporto informatico come l'AUI (Archivio Unico Informatico) e quello cartaceo non c'รจ sostanzialmente alcuna differenza. A livello normativo, l'AUI ha delle regole piรน specifiche, e proprio per questo motivo i piccoli professionisti sono piรน propensi ad utilizzare l'archivio unico cartaceo; in caso di richiesta da parte delle autoritร , tuttavia, anche i piccoli professionisti hanno un tempo massimo di 3 giorni per presentare il registro. Va da sรฉ che l'Archivio Unico Informatico, per sua stessa natura, ha il vantaggio di essere immediatamente accessibile nel momento in cui viene fatto un controllo.



E oggi?


Dal 2018 non รจ piรน obbligatorio registrare i dati in un Archivio Unico Informatico (AUI). Ai sensi dellโ€™articolo 34, comma 3, del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, come modificato dal decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 90, mentre in passato gli intermediari erano tenuti a registrare i dati in un archivio dedicato (lโ€™AUI), oggi possono conservarli con qualsiasi sistema che rispetti alcuni requisiti (es. accessibilitร  e integritร  dei dati, mantenimento della loro storicitร ). Questa impostazione, che offre maggiore possibilitร  di scelta e margini di riduzione dei costi per gli intermediari nellโ€™adempimento degli obblighi antiriciclaggio, viene coniugata con lโ€™obiettivo di permettere alle Autoritร  di vigilanza e alla UIF di ricostruire agevolmente lโ€™operativitร  dei soggetti vigilati.



Indipendentemente da come lo si voglia chiamare, il registro antiriciclaggio รจ un obbligo per tutti i professionisti. Per questo รจ cosa buona e giusta affidarsi ai consulenti esperti. Attraverso la presenza costante e il monitoraggio delle attivitร , il professionista ha la tranquillitร  che tutti i punti della normativa siano presidiati e che la conformitร  sia mantenuta nel corso del tempo.

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