L’intelligenza artificiale nella gestione antiriciclaggio: opportunità e limiti
- Alessandra Casale
- 5 giorni fa
- Tempo di lettura: 2 min
Come l'intelligenza artificiale può supportare i professionisti nella gestione degli obblighi antiriciclaggio: vantaggi, limiti e responsabilità .

Non si può negare che l’intelligenza artificiale (IA) stia sempre più prendendo piede nella nostra vita quotidiana, trasformando il modo in cui viviamo e lavoriamo. Ma può davvero diventare un valido alleato anche nella gestione degli obblighi antiriciclaggio (AML)? La risposta è sì, purché venga utilizzata consapevolmente e in affiancamento al ruolo del professionista.
Vantaggi dell’uso dell’IA nell’antiriciclaggio
1. Automazione della raccolta e verifica dei dati
Uno dei principali benefici è la semplificazione dell’analisi delle informazioni. Attraverso l’IA non è più necessario spostarsi da un sito ad un altro! L’IA consente di centralizzare dati provenienti da fonti diverse. Alcuni strumenti permettono il controllo in tempo reale e il monitoraggio continuo delle informazioni, garantendo aggiornamenti tempestivi in caso di modifiche rilevanti.
2. Valutazione del rischio e applicazione del risk-based approach
L’IA è utile nell’analisi del rischio del cliente, grazie all’elaborazione incrociata dei dati disponibili, poiché - attraverso i dati inseriti e il confronto incrociato con le informazioni a loro disposizione - possono suggerirci un’applicazione corretta ed obiettiva del risk based approach.
In altre parole, possiamo trarre informazioni precise, ad esempio, sulla natura giuridica; oppure può segnalare la presenza di PEP (Persone Politicamente Esposte) o soggetti presenti nelle liste antiterrorismo (FdT).
3. Conservazione e condivisione dei dati
Un altro aspetto interessante è la capacità dell’IA di rilevare tutti quei comportamenti che vengono rilevati anomali e segnalarli per tempo, così da avviare tutte le analisi e valutazioni del caso ai fini delle segnalazioni di operazioni sospette. Le piattaforme basate su IA possono offrire soluzioni avanzate di archiviazione e tracciabilità , migliorando anche la condivisione sicura delle informazioni con soggetti autorizzati, nel rispetto della normativa vigente.
4. Rilevazione di comportamenti anomali
Una delle applicazioni più strategiche è la rilevazione di operazioni sospette. L’intelligenza artificiale può identificare comportamenti potenzialmente anomali, segnalando tempestivamente situazioni da approfondire secondo quanto previsto dagli obblighi antiriciclaggio.
Gli svantaggi e i limiti dell’intelligenza artificiale nell’AML
Nonostante i vantaggi, l’IA non sostituisce il ruolo del professionista, né lo solleva dalle proprie responsabilità . Utilizzare una IA nella gestione antiriciclaggio non esonera il professionista dalla verifica dell’operato di questa macchina e di conseguenza anche tutte le responsabilità derivanti dalla normativa antiriciclaggio non vengono meno.
1. Responsabilità e aggiornamento della documentazione
L’impiego dell’IA richiede l’aggiornamento del manuale delle procedure antiriciclaggio e del sistema di gestione della privacy. Ogni attività svolta tramite IA deve essere verificabile e documentata secondo i criteri normativi.
2. Formazione continua del personale
Un altro aspetto che non potrà venir meno è quello della formazione non solo del professionista, ma anche dei dipendenti e dei collaboratori. Il fattore umano resta essenziale. Se è vero che l’IA è in grado di rilevare i comportamenti anomali è altrettanto opportuno che tutti i membri dello studio rimangano aggiornati, così da poter eventualmente scartare le operazioni che apparentemente sembrano anomale, ma che di fatto non lo sono.
L’intelligenza artificiale può assumere un ruolo strategico nella gestione antiriciclaggio, soprattutto in termini di automazione, precisione e reattività . Tuttavia, va intesa come uno strumento di supporto, non di sostituzione. Solo un uso consapevole e responsabile, integrato con la competenza del professionista, può garantire l’efficacia del sistema di prevenzione.