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Antiriciclaggio: che cos'è il KYC e perché è importante [KYC - Know Your Customer]

Aggiornamento: 1 apr 2021

Di che cosa si parla quando si parla di Know Your Customer [KYC] e i soggetti interessati [Antiriciclaggio]



Chiunque abbia stipulato in tempi recenti un contratto o abbia aperto un conto bancario si sarà imbattuto in diverse scartoffie in cui si parlava di un metodo preciso di antiriciclaggio, universalmente noto come KYC. Tra gli strumenti necessari a un’adeguata applicazione della normativa antiriciclaggio, il KYC (Know Your Customer), letteralmente “conosci il tuo cliente” occupa senza dubbio un ruolo di spicco.


Ma perché sia aziende che professionisti dovrebbero adottare e conoscere questa tecnologia pensata per proteggere i clienti e sostenere l'antiriciclaggio?



Know Your Customer: di cosa si tratta? [KYC]


Diventato di uso comune soprattutto nelle attività di affari online, il KYC consiste in alcune procedure specifiche che diversi professionisti, istituti e aziende, per obbligo di legge, devono seguire e a cui devono attenersi per proteggere i propri clienti al meglio.

In breve: con l'espressione Know Your Customer si intende un processo di riconoscimento utilizzato dalle aziende per verificare l'identità dei propri clienti e valutare potenziali rischi o intenzioni illegali. Si tratta di veri e propri metodi utili ad acquisire informazioni relative all'identità di clienti e utenti. Non solo: precise categorie di aziende e professionisti hanno l'obbligo legale di verificare la reale identità di utenti e clienti (un sistema di riconoscimento per cui si parla di “onboarding”), ma anche di raccogliere su di loro informazioni che permettano di capire qual è il livello di rischio in termini di riciclaggio di denaro e finanziamento alla criminalità.


Va da sé che si tratta di un controllo costante nel tempo, un adempimento spesso oneroso sia in termini di risorse impiegate che in termini di tempo. Il modulo relativo al KYC che si presenta ad ogni cliente ed utente è stato chiamato "Questionario per l’adeguata verifica della clientela".

Queste normative, che fanno parte di tutte le altre normative definite AMLD (Anti Money Laundry Directives), sono state imposte dall'Unione Europea. In Italia l'ultimo aggiornamento in merito fa riferimento al Decreto Legislativo n. 90/2017.


Know Your Customer: a chi interessa [KYC]


I soggetti obbligati per legge ad adottare le procedure Know Your Customer all'interno della propria attività si identificano in diversi professionisti: consulenti del lavoro, commercialisti, intermediari finanziari e bancari, avvocati, notai, società di revisione, revisori legali, mediatori civili, agenti immobiliari, soggetti prestatori di servizi di gioco e di valuta virtuale.


Tutti questi professionisti possono implementare le proprie procedure di KYC rivolgendosi a soggetti esperti che si occupano di meccanismi di antiriciclaggio, società composte da esperti del settore in grado di consigliare quali siano le informazioni necessarie da richiedere ad utenti e clienti, così da capire quanto si dovrà attendere per ottenere tutte le verifiche del caso.


Know Your Customer: prospettive per il futuro [KYC]


Nell’era del web 2.0, caratterizzata dalla frenesia e dalla velocità, non mancano molte soluzioni innovative che permettono di internazionalizzare i passaggi relativi al riconoscimento, Affidandosi ad algoritmi di intelligenza artificiale, i professionisti dell’antiriciclaggio possono implementare il servizio di KYC anche da remoto, elaborando dati di utenti online e riuscendo a fornire un riscontro in meno tempo rispetto alle procedure tradizionali. In questo modo, aziende e professionisti possono dedicarsi in tutta sicurezza alla propria attività senza togliere del tempo prezioso ai propri clienti.



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