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Federico Medina

La normativa antiriciclaggio [d.lgs. 231 del 2007]

Aggiornamento: 1 apr 2021

A chi è rivolta e come adempiere alla normativa antiriciclaggio [d.lgs. 231 del 2007]



Per contrastare l’ipotesi di reato di riciclaggio, la legge italiana ha introdotto una speciale normativa definita, appunto, di antiriciclaggio (Che cos'è l'antiriciclaggio?). Lo scopo è chiaro: contrastare sia il riciclaggio di denaro proveniente da attività criminose sia la raccolta di beni o di denaro pulito allo scopo di finanziamento del terrorismo.


Per finanziamento del terrorismo si intende “qualsiasi attività diretta, con qualsiasi mezzo, alla raccolta, alla provvista, all'intermediazione, al deposito, alla custodia o all'erogazione di fondi o di risorse economiche, in qualunque modo realizzati, destinati ad essere, in tutto o in parte, utilizzati al fine di compiere uno o più delitti con finalità di terrorismo o in ogni caso diretti a favorire il compimento di uno o più delitti con finalità di terrorismo previsti dal codice penale” (art. 1, comma 1, lett. a del d.lgs. n. 109/2007).

La normativa antiriciclaggio [d.lgs. 231 del 2007]


La normativa antiriciclaggio si basa principalmente sul decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231 che recepisce a sua volta la direttiva europea 2005/60/CE.


Storicamente, la prima vera e propria normativa antiriciclaggio venne emanata con la Legge 5 luglio 1991 n. 197 in applicazione della prima direttiva europea 91/308/CEE del 10 giugno 1991 sulla prevenzione dell’uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio. Nel corso degli anni, dal 1991 a oggi, la normativa è stata spesso revisionata.

La condotta di riciclaggio è inoltre prevista quale reato nel Codice Penale: l’articolo 648 bis la inserisce fra i delitti contro il patrimonio e incrimina chiunque "fuori dai casi del concorso nel reato, sostituisce o trasferisce denaro, beni o altre utilità provenienti da delitto non colposo, ovvero compie in relazione ad essi operazioni, in modo da ostacolare l'identificazione della loro provenienza delittuosa." Tale condotta è punita con la reclusione da quattro a dodici anni e con la multa da 1.032 a 15.493 €.



A chi è rivolta la normativa antiriciclaggio [d.lgs. 231 del 2007]


I destinatari della normativa devono adempiere gli obblighi previsti avendo riguardo alle informazioni possedute o acquisite nell'ambito della propria attività istituzionale o professionale. Tra questi, si segnalano:

  • Società Fiduciarie

  • Promotori finanziari

  • Intermediari assicurativi di cui all’art. 109 comma 2 lett. a) e b) del CAP che operano nei rami di cui al comma 1 lett. g).

  • Agenti assicurazione vita plurimandatari; mediatori; broker

  • Mediatori creditizi iscritti all’albo ex art. 16 L. 108/96.

  • Agenti in attività finanziaria iscritti all’elenco di cui al D.Lgs.374/99

  • Intermediari assicurativi ramo danni

  • Professionisti

  • Revisori contabili

  • Altri soggetti esercenti attività di: recupero di crediti per conto terzi, custodia e trasporto di denaro contante e di titoli o valori, gestione di case da gioco, offerta, attraverso la rete internet e altre reti telematiche o di telecomunicazione, di giochi, scommesse o concorsi pronostici con vincite in denaro, agenzia di affari in mediazione immobiliare.


Come adempiere alla normativa?


Variegato è il catalogo degli obblighi e degli adempimenti posti dalla nuova normativa a carico dei destinatari del provvedimento. In termini generali, il decreto distingue tra:

  • obblighi di adeguata verifica della clientela (artt. 15-35 )

  • obblighi di registrazione (artt. 36 – 40)

  • obblighi di segnalazione ( artt. 41 – 48)

  • misure ulteriori, tra cui rilevano le limitazioni all’uso del contante e dei titoli al portatore (art. 49) ed il divieto di conti e libretti di risparmio anonimi o con intestazione fittizia (art. 50).



I punti a cui adempiere sono tanti, non sempre di facile comprensione. Allo stesso tempo, però, i rischi per chi non si adegua alle linee guida della normativa antiriciclaggio sono altissimi, così come le sanzioni. Per questo è cosa buona e giusta affidarsi ai consulenti esperti. Attraverso la presenza costante e il monitoraggio delle attività, il professionista ha la tranquillità che tutti i punti della normativa siano presidiati e che la conformità sia mantenuta nel corso del tempo.


Non sai da dove cominciare?

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