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  • Federico Medina

Che cos'è l'antiriciclaggio?

Aggiornamento: 1 apr 2021

Di che cosa si parla quando si parla di antiriciclaggio? In che cosa consiste il reato di riciclaggio e i soggetti interessati [soggetti obbligati]



La criminalità si evolve insieme alla società. In un mondo sempre più digitale (e digitalizzato), è chiaro che le strategie di infiltrazione criminale non si concentrino più su crimini violenti diretti a persone, ma si interessino sempre più spesso al settore finanziario. Frodi, operazioni poco trasparenti e truffe anche online sono solo alcuni esempi delle attività illecite che ai giorni nostri generano ingenti somme di denaro, somme che poi dovranno necessariamente essere reimmesse nell'economia "pulita".


Per contrastare reati quali il favoreggiamento, la ricettazione, il reimpiego, il riciclaggio, l’autoriciclaggio, il trasferimento fraudolento di valori e altri ancora, nel corso degli anni sono state definite diverse normative, ancora oggi in continua evoluzione. Tra queste, per far fronte alle condotte di riciclaggio la legge italiana ha introdotto una speciale normativa: la normativa definita, appunto, di antiriciclaggio.


Che cos’è il Riciclaggio


Ma di che cosa si parla quando si parla di riciclaggio?


Secondo il Codice Penale, il riciclaggio consiste nella sostituzione o nel trasferimento di denaro, beni o altre utilità provenienti da delitti dolosi, ovvero nel compimento di altre operazioni che ostacolino l’identificazione della loro provenienza delittuosa.


Il reato di riciclaggio, quindi, combatte l’impiego di denaro e capitali di provenienza illecita: perché si possa parlare di riciclaggio è necessario che il denaro (o gli altri beni) siano il frutto di un delitto doloso, cioè di un crimine.

In materia, la legge italiana ha introdotto una speciale normativa definita, appunto, di antiriciclaggio. L’antiriciclaggio ha origine dall’azione repressiva (penale) e sfocia nell’attività di prevenzione che può essere attuata esclusivamente grazie all’impegno di determinati operatori nel settore soprattutto economico. Dunque non solo norme di diritto penale, ma anche norme di diritto civile e amministrativo; non solo sanzioni penali ma anche sanzioni amministrative.


Che cos’è l’Antiriciclaggio


Con antiriciclaggio si intende l’azione di prevenzione e contrasto del riciclaggio di denaro, beni o altre utilità.


In Italia la normativa antiriciclaggio si basa principalmente sul decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231 che recepisce a sua volta la direttiva europea 2005/60/CE; il decreto ha introdotto nell’ordinamento nazionale una serie di adempimenti allo scopo di proteggere la stabilità e l’integrità del sistema economico e finanziario.

L’importanza del contrasto al riciclaggio è tale che la definizione di riciclaggio adottata – a fini di prevenzione – dal decreto 231/2007 e dalla direttiva 2005/60/CE è più ampia rispetto a quanto previsto dal Codice Penale, all’articolo 648 bis; per il sistema penale, infatti, il reato di riciclaggio non si applica a chi ha commesso il reato presupposto cioè il reato da cui derivano i beni che si intende “ripulire”; l’articolo 2 del decreto 231/2007 invece richiede alle banche di considerare anche l’autoriciclaggio cioè il riciclaggio effettuato dalla stessa persona che ha commesso il reato presupposto.


I soggetti interessati [soggetti obbligati]


La normativa antiriciclaggio interessa una vasta platea di “soggetti obbligati” (persone fisiche e giuridiche) e categorie professionali, tra cui:

  • Intermediari bancari e finanziari

  • Altri operatori finanziari (tra cui le società fiduciarie e i mediatori creditizi);

  • Professionisti (in forma individuale, associata o societaria) tra cui: dottori commercialisti, esperti contabili, consulenti del lavoro;

  • Ogni altro soggetto che rende servizi forniti da periti, consulenti e altri soggetti che svolgono in maniera professionale, anche nei confronti dei propri associati o iscritti, attività in materia di contabilità e tributi (compresi associazioni di categoria di imprenditori e commercianti, CAF e patronati);

  • Una disciplina peculiare è riservata a notai e avvocati, che diventano soggetti obbligati quando, in nome o per conto dei propri clienti, compiono qualsiasi operazione di natura finanziaria o immobiliare e quando assistono i propri clienti in altre attività finanziarie.


Se svolgi una qualsiasi delle professioni indicate, probabilmente tutte queste domande (e molte altre) ti hanno già afflitto e scoraggiato. Ma i rischi per chi non si adegua alle linee guida della normativa sono altissimi, così come le sanzioni. Per questo è cosa buona e giusta affidarsi ai consulenti esperti. Attraverso la presenza costante e il monitoraggio delle attività, il professionista ha la tranquillità che tutti i punti della normativa siano presidiati e che la conformità sia mantenuta nel corso del tempo.


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