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Antiriciclaggio e Superbonus 110%: perché è fondamentale una adeguata verifica per i professionisti

Da quando è entrato in vigore, nel giro di pochi mesi in Italia è partita la corsa al Superbonus (o più semplicemente “Bonus 110"). Ma attenzione: il rischio di incorrere in reati di riciclaggio è dietro l’angolo. Per questo una buona verifica della clientela si rivela ancora una volta più che necessaria.



Non ci sono dubbi che il Superbonus 110% sia una delle agevolazioni fiscali più importanti, ma anche più complesse che lo Stato italiano abbia mai garantito. La possibilità suggerita a ogni cittadino o impresa di eseguire lavori di ristrutturazione potendo richiedere l'integrale restituzione degli importi allo Stato, infatti, rappresenta una novità importante nell'alveo delle agevolazioni per la modernizzazione dell'urbanistica privata e pubblica… ma è anche fonte inesauribile di opportunità di riciclaggio.


In questo contesto, considerato che la verifica della clientela non rappresenta un obbligo (laddove per verifica della clientela si intende il controllo dei flussi finanziari), approfittare del Superbonus diventa ancora più a rischio.



Che cos’è il Superbonus 110%

A oggi, il Superbonus 110% è la migliore opportunità per imprese e privati di modernizzare i propri impianti e adattarli alle nuove normative in vigore in merito di efficientismo energetico, ma è allo stesso tempo l'opportunità per i furbetti di eseguire operazioni finanziarie losche sotto copertura.

Attenzione: quando si parla di Superbonus, però, non si sta parlando di denaro contante, ma di una opportunità di agevolazione che ti consente di ottenere una riduzione dei costi attraverso lo "sconto in fattura" o la "cessione del credito" e quindi di eseguire la gran parte dei lavori gratuitamente, purché il progetto rientri nelle specifiche governative tesi alla ristrutturazione e l'efficientismo energetico, soprattutto al fine di adeguarsi alle disposizione europee.

Nonostante tale eventualità, la Legge non impone alcun obbligo di verifica della clientela preventivo a chi ha intenzione di richiederlo, se non la mera identificazione personale del soggetto richiedente la misura.



Come eseguire apposite verifiche sul Superbonus 110%


Prima di accedere alle agevolazioni previste dal Bonus 110, è necessario che ogni professionista o impresa eseguano apposite ricerche e verifiche approfondite. Al fine di eseguire queste operazioni di verifica, per Legge è possibile rivolgersi a professionisti quali Commercialisti, Consulenti del lavoro e Geometri.


Tuttavia, ricercare un'azienda seria che collabori senza alterare i flussi finanziari è molto più complesso di quanto si creda. Il rischio per chi non fa le cose fatte bene è alto: se si fanno rientrare tra le voci rimborsate dal Superbonus anche spese non attribuibili allo Stato, infatti, o ancora se a seguito della verifica i progetti e i piani risultassero alterati, il rischio è finire per dover restituire parte della cifra imputata per i lavori. Lo stesso discorso, va da sé, equivale nel caso si voglia intrattenere rapporti finanziari come impresa mandatrice dei lavori.



Obbligo Verifica del cliente nel Superbonus 110%: obbligo o semplice possibilità?


La legge non impone un obbligo di verifica della clientela in materia di Superbonus 110%, tuttavia si ritiene opportuno eseguire egualmente delle verifiche per evitare la falsificazione della documentazione per accedere agli incentivi.

Pur trattandosi di un rischio minimo, però, quello di inciampare in un episodio di riciclaggio è pur sempre un rischio che può porsi a carico dell’imprenditore o del libero professionista. Per questo motivo è meglio rivolgersi a dei professionisti che ti garantiranno un controllo a 360°, proprio per non rischiare incriminazioni di riciclaggio.

La scelta migliore sarebbe quella di eseguire una verifica della clientela prima ancora di mandare la richiesta per il Superbonus 100%, facendo attenzione ad alcuni dettagli quali per esempio la regolarità dell'immobile oltre che alle dichiarazioni sottoscritte in merito ai lavori da eseguire. O ancora, verificare i costi effettivi degli importi per la manutenzione e l'acquisto di materiali per l'efficientismo energetico da distinguere dai semplici lavori di ristrutturazione.


Il confine tra liceità e illegalità, in effetti, è molto labile e le vie per smistare frutti illeciti si diversificano e cercano di incanalarsi anche negli incentivi statali. E come si suol dire, prevenire è meglio che curare!



La competenza nel settore consente di offrirti consigli e istruzioni in materia di ristrutturazione e relativamente alla partecipazione ai bonus statali. I punti a cui adempiere in effetti non sono sempre di facile comprensione: per questo è cosa buona e giusta rivolgersi sempre a consulenti esperti. Attraverso la presenza costante e il monitoraggio delle attività, il professionista ha la tranquillità che tutti i punti della normativa siano presidiati e che la conformità sia mantenuta nel corso del tempo.


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