Antiriciclaggio: che fine ha fatto il registro dei titolari effettivi?
- Alessandra Casale
- 2 giorni fa
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Il registro dei titolari effettivi è stato sospeso: verità o finzione? Facciamo chiarezza.

Un registro che gioca a nascondino: che fine ha fatto il registro dei titolari effettivi?
Con l’Ordinanza della Corte dei Conti del 15 ottobre 2024, il Registro dei Titolari Effettivi è stato ufficialmente sospeso, in attesa della pronuncia della Corte di Giustizia Europea. Ma la sospensione è davvero operativa?
Nonostante la sospensione “sulla carta”, nella pratica si registra una forte disomogeneità applicativa, soprattutto da parte delle Camere di Commercio.
La posizione della Corte dei Conti e l’attesa della Corte UE
Ma davvero tutti hanno recepito la sospensione? A seguito dell’Ordinanza citata, ci si aspettava l’effettiva sospensione del Registro dei Titolari Effettivi come naturale conseguenza giuridica. Eppure, nonostante i molteplici interventi in merito, questo registro è ancora in funzione per alcuni suoi aspetti.
Le richieste di chiarimento e la posizione del CNDCEC
Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC) ha prontamente chiesto chiarimenti, segnalando come alcune Camere di Commercio stessero ancora accettando comunicazioni iniziali, conferme e variazioni dei dati, causando confusione e rischio sanzioni per imprese e professionisti.
Il modus operandi delle Camere di Commercio, infatti, stava “generando numerosi problemi interpretativi per le imprese e per i Commercialisti che, pur consapevoli che la sospensione dell’operatività del Registro importa quale conseguenza il blocco integrale del sistema, vedono abilitata sul sistema anche la funzione di ricezione delle comunicazioni di conferma annuale dei dati e legittimamente si interrogano sul corretto modo secondo cui operare per non incorrere in sanzioni.”
Le risposte di Unioncamere e MEF
La risposta a questo dubbio non è tardata ad arrivare, sia da parte di Unioncamere che da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), concordi nel sostenere una sospensione effettiva di tutti gli adempimenti.
A seguito di questa rilevazione, Unioncamere ha poi chiesto esplicitamente alle Camere di commercio di adottare una linea uniforme e di continuità intesa come: “sospensione vera e propria dell’obbligo di comunicazione del titolare effettivo e conseguentemente della relativa conferma, dell’irrogazione delle sanzioni, delle verifiche a campione da parte degli Uffici sulle dichiarazioni rese e soprattutto dell’accesso ai dati a qualsiasi titolo”. Linea comune che a oggi non è ancora stata applicata, anzi…
Nonostante le indicazioni ricevute, non esiste ancora una linea uniforme a livello nazionale. Alcune Camere di Commercio continuano ad accettare le comunicazioni, generando incertezza tra i professionisti e le imprese. In sostanza, il Registro dei Titolari Effettivi continua a funzionare parzialmente, sfuggendo alla logica della sospensione e alimentando il disorientamento normativo.
Cosa fare adesso?
Considerata la linea interpretativa del Mef, di Unioncamere e del CNDCEC, l’indicazione è chiara: sospendere qualsiasi adempimento legato al Registro dei Titolari Effettivi fino alla decisione definitiva della Corte di Giustizia Europea. Fino a quel momento, qualsiasi operazione o comunicazione potrebbe risultare improcedente o illegittima.
Di fatto, la Corte dei Conti ha rilevato la necessità di demandare alla Corte di Giustizia Europea alcune questioni volte ad accertare la coerenza tra la normativa italiana e quella europea. Pertanto, finché la Corte di Giustizia Europea non si sarà espressa nel merito di questi chiarimenti, da un lato la Corte dei Conti non potrà procedere ulteriormente nell’analisi delle richieste dei ricorrenti e dei resistenti (per questo si dice che la causa è sospesa); dall’altro, proprio poiché i dubbi pendono sulla ratio e sul funzionamento del Registro dei Titolari Effettivi, non ha senso che questo continui a funzionare ed a raccogliere informazioni.