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Il fascicolo antiririclaggio è obbligatorio!

  • Alessandra Casale
  • 27 mar
  • Tempo di lettura: 2 min

Posso evitare di aggiornare il fascicolo antiriciclaggio al cliente moroso?



Partiamo dal presupposto che, sia quando abbiamo davanti un cliente che ci richiede una prestazione continuativa sia quando abbiamo davanti un cliente che ci richiede una prestazione occasionale, il fascicolo antiriciclaggio va sempre preparato in occasione dell’instaurazione del rapporto e, a ogni modo, prima dell’erogazione della prestazione professionale. Ma che cosa si intende per “preparare il fascicolo antiriciclaggio”?




Ma il fascicolo antiriciclaggio… che cos’è?


Per “fascicolo antiriciclaggio” si intende innanzitutto l’identificazione del cliente (o dell’esecutore e del titolare effettivo), per proseguire con la valutazione del rischio e l’assegnazione della tipologia di adeguata verifica in relazione a tutti gli elementi soggettivi e oggettivi richiesti dalla normativa, oltre alla raccolta dei documenti e delle informazioni ed alla dichiarazione antiriciclaggio del cliente debitamente sottoscritta.


Per le prestazioni continuative poi, sarà necessario aggiornare periodicamente il fascicolo del cliente attraverso un’analisi e una verifica delle informazioni possedute e anche attraverso un raffronto tra le conoscenze acquisite sul cliente e sulle eventuali modifiche o incongruenze rilevate.



Fascicolo antiriciclaggio… e se il cliente non paga?


Va da sé che il fascicolo antiriciclaggio del cliente viaggia in modo nettamente distinto rispetto al pagamento delle fatture che il professionista emette nei suoi confronti; di conseguenza, la morosità non fa venire meno gli obblighi antiriciclaggio.


Anzi, detto comportamento ci deve indurre necessariamente a indagare in modo approfondito il cliente anche al fine di ipotizzare la possibilità di presentare una segnalazione di operazione sospetta (non per inadempienza) per ulteriori comportamenti anomali, quali a titolo esemplificativo l’impossibilità per il professionista di procedere a una nuova e aggiornata identificazione del cliente, ovvero perché non riesce a ottenere la documentazione necessaria all’aggiornamento del fascicolo antiriciclaggio (per esempio una carta di identità scaduta e l’impossibilità di acquisire un documento in corso di validità, gli estratti conto se necessari all’espletamento della prestazione, ecc).


In conclusione, il fascicolo antiriciclaggio rappresenta un obbligo imprescindibile per i professionisti, indipendentemente dalla natura e dalla durata del rapporto con il cliente. Non si tratta di una mera formalità, ma di un insieme di procedure volte a garantire la trasparenza e la conformità normativa, prevenendo possibili rischi legati al riciclaggio di denaro. Inoltre, il mancato pagamento da parte del cliente non solleva il professionista dall’adempimento di tali obblighi, anzi può rappresentare un segnale di allerta che richiede ulteriori approfondimenti. Per questo motivo, una gestione attenta e aggiornata del fascicolo non solo tutela il professionista, ma rafforza anche il sistema di prevenzione e contrasto del riciclaggio.

Non sai da dove cominciare?

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