Da leggere con attenzione, ideali per tutti gli studi professionali.
Si sa, all’inizio di ogni nuovo anno ci si annota gli obiettivi e i buoni propositi per “ricominciare” le proprie attività cercando di ottenere il meglio, migliorarsi ed ottenere nuove opportunità; andare in palestra, mangiare più proteine e verdure, bere un po’ di meno, scrivere a quel vecchio amico o a quella vecchia amica che ci rinfaccia sempre che siamo spariti/e… lo stesso si dovrebbe fare anche con alcuni adempimenti normativi, come ad esempio gli adempimenti antiriciclaggio.
Antiriciclaggio: come è andato il 2024?
Il 2024 nel mondo dell’antiriciclaggio si è concluso con numerose novità sia a livello europeo che a livello nazionale. Da un lato, infatti, abbiamo assistito a una rivoluzione della normativa europea con un cambio di passo circa la tipologia di atti utilizzati, dalle Direttive ai Regolamenti. Un cambio dettato dalla necessità di allineare tutte le normative antiriciclaggio degli Stati Membri, fare chiarezza su alcune tematiche cruciali ed iniziare un vero e proprio progetto rivoluzionario in tema di controlli, gestione ed applicazione della normativa: un progetto che vede coinvolte sia un’autorità europea (l’AMLA, la nuova Autorità antiriciclaggio dell'UE, in fase di costituzione), sia l’ampliamento dei soggetti obbligati, fino all’inclusione di mercati fino ad ora non regolamentati, come ad esempio il mondo crypto.
Dal punto di vista italiano, invece, non possiamo dimenticare l’attuazione dei regolamenti europei in tema di crypto attività che stanno creando fermento, studi, interazioni e connessioni tra le Autorità Nazionali e coloro che già operano in questo mercato.
Insomma, c’è una bella energia nell’aria, che preannuncia un 2025 altrettanto carico di novità! Novità che non devono spaventare i soggetti obbligati, soprattutto i professionisti, ma che, anzi, dimostrano come questa normativa non sia e non debba essere vissuta solo come un mero adempimento burocratico per evitare la sanzione in caso di controllo, ma come un’occasione di crescita e formazione personale e professionale, oltre che una nota di eccellenza nei servizi offerti.
Antiriciclaggio: i buoni propositi per il 2025…
Quali sono allora i buoni propositi da mettere in pratica per rilanciare anche questo aspetto all’interno della propria professione?
Anzitutto mettere in discussione le proprie procedure antiriciclaggio interne, quindi farle verificare in un’ottica migliorativa. E così, una volta preso atto delle possibili criticità, costruire un progetto funzionale, meno faticoso e dispendioso sia in termini di tempi che di costi. Senza mai dimenticarsi che per mettere in pratica le buone prassi ci si deve formare e formare il proprio personale (in altre parole: la formazione antiriciclaggio è una cosa seria!), così che tutti gli adempimenti di profilazione in senso ampio, adeguata verifica, controllo costante, applicazione dei principi cardine dell’antiriciclaggio ed i campanelli di allarme (gli indicatori di anomalia) siano ben chiari a tutti i membri dello studio.
Il nostro consiglio è partire da una valutazione critica per unire le attività quotidiane con gli adempimenti antiriciclaggio e rendere la gestione del lavoro una forza dello studio. E se non sapete da che parte girarvi… basta contattare uno dei nostri consulenti 😉