Una volta compreso di che cosa si tratta quando si parla di "adeguata verifica della clientela", è giunto il momento di capire come bisogna compilare il modulo. Ma non c'è bisogno di disperarsi: la soluzione migliore è sempre affidarsi a consulenti esperti.
Quante volte hai sentito parlare di “adeguata verifica della clientela”? Probabilmente un sacco, soprattutto in un contesto lavorativo. Ma quante volte, invece, ti sei fermato a capire di che cosa si tratta? Non barare, lo sappiamo che la risposta è: molto, molto, molto poche. Figuriamoci se qualcuno ti ha mai spiegato come si compila correttamente il modulo di adeguata verifica della clientela.
Adeguata verifica della clientela: che cos’è
Per adeguata verifica della clientela si intende la pratica effettuata da un professionista o da una società esterna di servizi per identificare e verificare i soggetti in modo così da assegnare loro una determinata profilazione e fascia di rischio.
Le procedure di adeguata verifica della clientela hanno una doppia natura: da un lato costituiscono una funzione critica per valutare il rischio del cliente, dall’altro rappresentano un requisito legale fondamentale per rispettare le leggi antiriciclaggio. Se sei un'istituzione finanziaria o un libero professionista, infatti, l’inadempienza sulle norme corrette dell’antiriciclaggio potrebbero portarti multe, sanzioni e danni alla reputazione, nel caso in cui dovessi accidentalmente fare affari con un riciclatore di denaro o con un terrorista.
Adeguata verifica della clientela: in che cosa consiste?
Un'adeguata verifica della clientela, in poche parole, implica la conoscenza dell'identità del cliente, delle sue attività finanziarie e del rischio che questo rappresenta. Conosci il tuo cliente? Sì, no, forse. Proprio come all’asilo, siamo tutti figli di quel bigliettino in cui ci hanno chiesto “Vuoi metterti con me?”. In ogni caso, la risposta è semplice: dovresti conoscerlo. La verifica della clientela, infatti, è una pratica fondamentale per proteggere la vostra organizzazione da frodi e perdite derivanti da fondi e transazioni illegali.
I destinatari degli obblighi antiriciclaggio
La normativa antiriciclaggio riguarda una vasta gamma di destinatari. In presenza di alcuni segnali, le seguenti figure hanno l’obbligo di adottare provvedimenti e misure critiche:
Intermediari bancari e finanziari;
Professionisti (commercialisti, consulenti del lavoro);
Notai e avvocati;
Revisori legali e società di revisione;
Agenti immobiliari;
Mediatori civili;
Prestatori di servizi di gioco.
L’adeguata verifica della clientela si riferisce ai passi intrapresi da un istituto finanziario (o da un'azienda) per:
Stabilire l'identità del cliente;
Comprendere la natura delle attività del cliente (l'obiettivo principale è quello di verificare che la fonte dei fondi del cliente sia legittima);
Valutare i rischi di riciclaggio di denaro associati a quel cliente ai fini del monitoraggio delle attività del medesimo.
Programma di identificazione del cliente
La domanda da un milione di dollari: come si fa a sapere che qualcuno è chi dice di essere?
Abbiamo visto che un elemento critico per un controllo di successo è una valutazione del rischio, sia a livello istituzionale che a livello di procedure per ogni conto. Mentre questa procedura fornisce una guida, però, spetta alla singola istituzione determinare l'esatto livello di rischio e la politica per lo stesso.
Le procedure per la verifica dell'identità includono documenti, metodi non documentali (questi possono includere il confronto delle informazioni fornite dal cliente con agenzie di segnalazione dei consumatori, banche dati pubbliche, tra le altre misure di due diligence), o una combinazione di entrambi.
Per qualsiasi istituzione finanziaria e/o libero professionista, una delle prime analisi fatte è determinare se ci si può fidare di un potenziale cliente. Ovvero assicurarsi che un potenziale cliente sia degno di fiducia (l’elemento più critico per gestire efficacemente i rischi e proteggersi da criminali, terroristi e persone politicamente esposte che potrebbero rappresentare un rischio).
I fattori chiave per l’identificazione del cliente
Accertare l'identità e la posizione del potenziale cliente, quindi ottenere una buona comprensione delle sue attività commerciali, sono fattori di fondamentale importanza. Quando autenticate o verificate un potenziale cliente, classificate la sua categoria di rischio e definite a che tipologia di cliente può essere incluso, prima di memorizzare queste informazioni e qualsiasi documentazione aggiuntiva in modo digitale.
I fattori chiave da considerare per determinare le misure necessarie includono:
Tipologia di cliente;
Occupazione del cliente;
Tipologia di transazioni;
Metodo di pagamento previsto;
Area geografica di destinazione del prodotto o del servizio.
Come compilare il modulo di adeguata verifica della clientela
Tra i punti principali da compilare in un modulo di adeguata verifica della clientela, senza dubbio si segnalano:
Tipologia del rapporto continuativo/operazione di valori e denaro → Bisogna segnare la casella che rappresenta il tipo di rapporto continuativo/operazione di incasso. Inoltre è necessario riportare il numero di contratto cui si riferisce;
Dati inerenti al cliente;
Denominazione/Ragione sociale → inserire una completa descrizione e riportare Nome e Cognome nel caso in cui si parli di una persona fisica;
Natura giuridica → si devono riportare le sigle comuni nel caso di una società (es.: S.p.A.; S.r.l.; S.n.c.; Ind.) oppure P.F. in caso di cliente persona fisica;
Attività Prevalente → riportare sommariamente la principale attività svolta dal cliente. Nel caso in cui si parli di una persona fisica è necessario indicare la professione svolta;
Area Geografica Prevalente → riportare l’area geografica in cui il cliente possiede ed esercita la propria attività;
Titolare/i effettivo/i → riportare obbligatoriamente: i dati anagrafici del titolare effettivo sia in caso di società, sia che la persona fisica eserciti in altro modo il controllo sulla direzione di un’entità giuridica.
Infine, è importante ricordare che non sono accettati tutti quei moduli nel quale sono presenti le firme solo dei clienti o dei beneficiari. Invero, un modulo compilato correttamente deve presentare la firma di un intermediario finanziario che attesti le informazioni contenute nel medesimo modulo.
I punti a cui adempiere sono tanti, non sempre di facile comprensione. Per questo è cosa buona e giusta affidarsi ai consulenti esperti. Attraverso la presenza costante e il monitoraggio delle attività, il professionista ha la tranquillità che tutti i punti della normativa siano presidiati e che la conformità sia mantenuta nel corso del tempo.